mercoledì 31 gennaio 2007

Cos' è il movimento di partecipazione
Il Movimento di partecipazione promuove, attraverso tutte le attività consentite dalla Legge, la democrazia partecipativa e diretta al fine di contribuire a realizzare un sistema sociale e politico in cui sia data completa attuazione al principio della sovranità popolare.
Esso raccoglie, come proprio patrimonio politico, sia le esperienze concrete di democrazia diretta attuate da soggetti politici e sociali in ogni parte del mondo, sia le elaborazioni culturali e teoriche a cominciare da quelle fondamentali di Pierluigi Zampetti.
In linea di continuità con queste esperienze il Movimento contribuisce, attraverso una propria elaborazione teorica ed una propria azione politica, ad adeguare tanto l’una quanto l’altra, all’evoluzione dei tempi e dei rapporti sociali.
Il movimento si ispira ad una concezione filosofica che vede nella Persona il soggetto protagonista della Storia e crede nella sua responsabilità sociale e politica attraverso la partecipazione.
Partendo da questi presupposti il Movimento agisce per realizzare:
· un sistema politico in cui i cittadini prendano parte direttamente al processo decisionale;
· un sistema fiscale in cui i contribuenti abbiano il diritto di decidere la destinazione d’uso delle risorse fiscali;
· un sistema produttivo in cui i lavoratori siano coinvolti nella gestione delle aziende e nelle decisioni di politica economica.
Il Movimento considera la politica come una delle più alte forme di servizio che l’uomo possa offrire alla propria comunità e, come tale, concepisce l’attività politica in senso ampio, come cura della collettività, non confinandola, secondo i dettami della democrazia delegata, alla sola attività elettorale e di governo.
Il Movimento, proprio in virtù dei postulati partecipativi, ha tra i suoi obbiettivi quello del superamento di ogni forma di discriminazione che possa compromettere o limitare la libera partecipazione pubblica di ogni individuo, affinché possano essere garantite a tutti le pari opportunità.
Per questi motivi il Movimento non chiede ai suoi aderenti l’adesione ad un credo religioso o filosofico ed accoglie con pari dignità tutte le correnti di pensiero che non siano in contrasto con i principi della democrazia partecipativa.
In ottemperanza a quanto su esposto l’organizzazione e le procedure decisionali interne devono consentire la più ampia partecipazione dei cittadini.

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